COSA VEDERE

La cittadina di Chiavenna è il fulcro di tutta la valle, il crocevia tra fiumi e strade principali; è ricca di storia ed eventi che hanno lasciato le loro impronte. È frequentata dai turisti quasi tutto l’anno ed offre oltre a numerose chiese anche musei, portali seicenteschi, possibilità di shopping e di fare passeggiate immersi nella natura dei suoi parchi.

12238137_10208069427723019_2459048410829957171_oLa collegiata di S.Lorenzo è la chiesa più importante della città, costruita nel 5° secolo comprende un’elegante porticato antistante, con delle colonne il pietra ollare che racchiudono l’antico campo cimiteriale, e il campanile. Non si può tralasciare la visita del fonte battesimale, esempio di scultura carolingia della pietra ollare, e del museo del “Tesoro”.

Quest’ultimo  si trova nel piccolo chiostro accanto alla chiesa, le sale ospitano gli oggetti religiosi più signi
ficativi per l’arte e la storia locale, provenienti sia da S. Lorenzo che da alcune parrocchie della valle; ospita  ricche e preziose opere liturgiche come libri, oli su tela, vasi, statue e croci ma il pezzo più importante, che giustificherebbe un viaggio a Chiavenna è la “Pace”, uno dei più significativi capolavori dell’oreficeria medioevale.Si tratta di una coperta di evangelario, costituita da una tavola di noce con lamine d’oro puro, smalti, gemme e perle e si dice che sia stata regalata da Federico Barbarossa per ringraziare i cittadini della loro ospitalità. Nelle vicinanze  è sito l’antico castello che dà il nome alla piazza sul quale si affaccia; dell’edificio sono rimasti purtroppo solo i paramenti murari della facciata e le due torrette.

Poco oltre piazza Castello è l’ingresso al Paradiso, parco archeologico botanico che si visita secondo un percorso anulare; alcuni ritrovamenti si trovano nella sezione archeologica dedicata alla preistoria del museo della Valchiavenna. Qui è possibile anche osservare i resti preistorici rinvenuti nel Pian dei Cavalli in valle Spluga.

Palazzo PretorioMolti sono i portoni e i palazzi che testimoniano la vita della classe borghese del 1500; da palazzo Pestalozzi, sede della Prochiavenna, con semplice facciata ma inestimabili sale e affreschi all’interno, a palazzo Pretorio e Salis, ai portoni di S.Maria che apre al centro città e quelli che si possono osservare passeggiando per il centro. Antico è anche il Mulino di Bottonera, oggi trasformato in museo; si trattava del mulino dell’ex pastificio Moro che sorge in Bottonera, il quartiere artigiano di Chiavenna.

Non va dimenticata la riserva naturale delle Marmitte dei Giganti, una riserva naturale parziale, geomorfologica, archeologica e paesistica costituita con delibera del Consiglio Regionale nel 1984 che offre ai suoi visitatori alcune vecchie cave della pietra ollare, marmitte glaciali e incisioni rupestri.

Se si desidera avere una panoramica sulla cittadina di Chiavenna e sui paesi circostanti è molto suggestivo raggiungere l’abitato di Pianazzola, una frazione del comune di Chiavenna o raggiungere da qua, a piedi, la terrazza del belvedere di Daloo dalla quale, affacciandosi, si può osservare dall’alto gran parte della Valchiavenna; si può raggiungere l’omonimo paesino montano anche in macchina dal comune di S.Giacomo Filippo.

Fonte: “La promozione turistica del territorio, il caso Valchiavenna”, Federica Dell’Ava.

per ulteriori informazioni e approfondimenti: http://www.valchiavenna.com/it/cultura.html